martedì 25 luglio 2017

Thomas Borchert

intervista a cura di Cecilia Zoratti e Matteo Firmi

La Sua prima esperienza nel mondo della musica è avvenuta grazie allo studio
del pianoforte. In che modo è entrato a contatto con il musical?
Ho sempre voluto fare musica, cantare e recitare. Il musical è la combinazione perfetta di queste tre arti, ma allo stesso tempo rappresenta una bella sfida!

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Nel 1990 ha recitato per la prima volta come performer professionista in “Cats”: come ha vissuto questa prima esperienza lavorativa?
Recitare in Cats è stata un’esperienza meravigliosa che mi ha insegnato molto. Grazie a questo primo lavoro ho imparato la diligenza e la disciplina, doti indispensabili per intraprendere questo tipo di carriera



Nel 1992 ha partecipato alla prima di “Elisabeth”: si sarebbe mai immaginato
che il musical avrebbe avuto un successo così grande in tutto il mondo? Nel corso della produzione ha interpretato i ruoli di Luigi Lucheni e Der Tod: cosa si prova a vedere e vivere la storia dell’imperatrice da due prospettive opposte?
Il musical Elisabeth è stato una pietra miliare nella mia carriera sotto più punti di vista, e ancora oggi sono molto orgoglioso di esserne stato parte. Inoltre ho recitato alternativamente entrambi i ruoli maschili: è stata una sfida molto impegnativa che però mi ha aiutato molto sia a livello personale che a livello lavorativo.

Lei ha anche recitato nella rappresentazione italiana di “Elisabeth” a Trieste:
che cosa si ricorda di questa esperienza?
Ah, è stata davvero un’esperienza magnifica! Ho trascorso una splendida state nella meravigliosa Trieste, dove ho recitato il ruolo di Der Tod in Open Air. Indimenticabile!

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Nel 2008 ha messo in scena “Novecento – La leggenda del pianista sull’oceano”
in cui ha recitato tutti i ruoli. Ha incontrato difficoltà nel recitare completamente
solo?
Portare sul palcoscenico un monologo teatrale con musiche composte da me essendone anche attore e regista è stato un po’ un azzardo, prima di tutto per il fatto che fino a questo momento ero conosciuto solamente come musical performer. Ma mi ero innamorato così tanto di questo monologo al punto da volerlo assolutamente portare in scena. Novecento è stata una delle esperienze più belle e arricchenti della mia carriera artistica.

Lei faceva anche parte del cast di “Artus” in cui ha recitato nella prima rappresentazione. Come si è preparato per quest’avventura teatrale? Quanto è stato importante per Lei interpretare quel ruolo in una prima mondiale?
I ruoli di Merlino in Artus-Excalibur e del Conte in Il Conte di Monte Cristo sono musicalmente stati creati appositamente per me dal compositore Frank Wildhorn: è davvero un grande onore, gli sono molto grato! In alcune prime rappresentazioni ovviamente si è molto emozionati e tesi, però la musica di Frank Wildhorn è fonte di grandi ispirazioni e ci si può lasciar andare passando da un brano all’altro con molta tranquillità.

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Lei è attualmente in scena con “Borchert Beflügelt” e con “Luther – Rebell Gottes”. Cosa ci può raccontare di questi due spettacoli? Interpretare Martin Lutero in una prima esecuzione di un musical è un’occasione irripetibile ed è stato molto emozionante e interessante raccontare la vita di uno dei personaggi storici più importanti del mondo. Borchert Beflügelt è il mio nuovo spettacolo da solista, nel quale suono al pianoforte brani composti da me, ognuno dei quali è collegato a un episodio della mia vita. Nel corso dello spettacolo presento anche il mio nuovo CD Midlife che è appena stato pubblicato e che può essere ordinato tramite email all’indirizzo midlife@ soul-made-music.com. Potete trovare tutte le date dei concerti al sito http://www.borchertsupport.com

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